Gli interessi etnologici e neuroscientifici di Maurice Merleau-Ponty (1908-1961) permettono alle sue opere di rimanere uno degli interlocutori privilegiati del dialogo tra le scienze del cervello e le teorie filosofiche sulla mente. Nonostante infatti il distacco âanche assai critico- avvenuto nellâultima fase nei confronti della fenomenologia husserliana, il pensare di Merleau-Ponty è profondamente permeato dallâapproccio fenomenologico. Nella PhĂŠnomĂŠnologie de la perception scrisse cheÂŤrien nâest plus difficile que de savoir au juste ce que nous voyonsÂť1, poichĂŠ il vedere non è una semplice associazione di impulsi nervosi o di dati cromatici ma consiste in una complessa e ogni volta coerente ricostruzione dellâinsieme del campo percettivo, [âŚ]
L'articolo Merleau-Ponty sembra essere il primo su agb.